
Si parla molto di data breach (violazione dei dati online) e molto poco dell’importanza di conservare adeguatamente i dati. Perdere una banca dati, in certe attività di grande responsabilità, sarebbe una catastrofe. Perché il gruppo di continuità è importante per i laboratori di analisi?
La risposta è facilissima. Immagina un grande laboratorio di analisi con centinaia di cartelle cliniche da trasmettere ai pazienti (frutto di tanto lavoro), da conservare. Di colpo, per un blackout, sovratensione o un altro evento legato alla tensione elettrica, la corrente subisce un’improvvisa interruzione. Il brusco arresto può danneggiare irreparabilmente i componenti hi-tech dei computer (spesso costosi e delicati) compromettendo i dati, non soltanto l’attività che si sta svolgendo sul computer.
Alla domanda del nostro focus si può rispondere semplicemente spiegando cosa fa un gruppo di continuità UPS, come funziona.
Perché il gruppo di continuità è importante per i laboratori di analisi? Che funzione svolge?
Il gruppo di continuità UPS (Uninterruptible Power Supply, Sorgente di Corrente Ininterrotta) è una fonte di alimentazione secondaria, una batteria di back up a commutazione istantanea che entra in azione quando si verifica un’improvvisa mancanza di corrente.
E’ un sistema dedicato a computer e qualsiasi altro dispositivo hardware che si basa sulla memoria. Gli sbalzi di tensione sono potenzialmente dannosi per un computer come per un impianto di videosorveglianza.
Il gruppo di continuità è stato progettato per proteggere non solo i dispositivi ma i dati al loro interno. La sorgente ininterrotta di corrente elettrica offre un livello di sicurezza extra per l’hardware e per i dati. Ecco perché è importante per i laboratori di analisi, anzi vitale.
Gruppo di continuità: la finestra temporale che salva hardware e dati
La sorgente di corrente elettrica fornita da un gruppo di continuità UPS è costante ma temporanea. In caso di interruzione improvvisa della corrente elettrica, il gruppo di continuità UPS (che integra una batteria interna) mette a disposizione dell’utente una finestra temporale (variabile da un paio di minuti fino a mezz’ora), durante cui potrà eseguire un arresto controllato del computer o altro dispositivo scongiurando danni sia all’hardware sia ai dati vitali come quelli elaborati e conservati nel database di un laboratorio di analisi.
Non verranno né danneggiati né persi in modo permanente nel bel mezzo della trasmissione o del salvataggio. Spesso, neanche i tecnici riescono a recuperare dati danneggiati: se ci riescono, effettuano l’operazione a costi notevoli.
Senza contare i possibili danni nei processi che avvengono a livello hardware o di sistema operativo, essenziali per rendere operativo il computer.